Il Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, realizzato da un team di volontari è un progetto, già realizzato e funzionante, veramente imponente: un anello di circa 50 Km all' 80% percorribile in totale sicurezza, senza interferenze motorizzate di sorta. Il percorso individuato è tutto pianeggiante e passa lungo vie pedonali ed aree ciclabili, parchi, aree verdi ed argini fluviali consentendo la vista di zone di Roma raramente frequentate e conosciute dal romano stesso.
Il percorso è stato studiato anche per favorire (per quanto possibile, visto che siamo a Roma. nd FonteNovesi) la circolazione sostenibile: il percorso più volte incrocia tre linee METRO, la A, B e la futura linea C ed altri snodi importanti di viabilità urbana.
La via ci porta da una strada di 2300 anni fa, l'Appia Antica, arriva alle architetture contemporanee del Maxxi di Zaha Hadid e alla street art del Quadraro e di Torpignattara unendo tra loro Colosseo, Circo Massimo, Caracalla, San Pietro e Vaticano, Gnam, parchi e paesaggi agrari eccezionali e inaspettati (Caffarella e Acquedotti), ville storiche (Villa Ada, Villa Borghese, Villa Gordiani), i percorsi fluviali di Tevere, Aniene e Almone ed incrocia in più punti diverse stazioni ferroviarie.
L'esperienza sembra essere entusiasmante, come ha dochiarato l'autore del blog che ha dato vita al progetto, Marco Pierfranceschi: «il bello è che si passa una giornata intera senza mai avere la sensazione di stare a Roma, perché anche persone che conoscono bene la città rimangono sbigottiti quando visitano luoghi come il Parco degli Acquedotti o il Parco di Tor Tre Teste o il Parco della Caffarella».
Nell'ormai lontano 2006 fu simpaticamente inaugurato dal sedicente "Sindaco di Ciclolandia" quel che allora si chiamava "Grande Sentiero Anulare", sempre scimmiottando il famigerato GRA
Riportiamo, di seguito, l'accorato discorso del Sindaco di Ciclolandia: Pierfranco Pierveltroni.
"Cittadini, compagni, amici, fratelli, camerati, inquilini, coinquilini, affittuari...
Siamo qui riuniti, oggi, in questa pubblica piazza, per inaugurare una meraviglia dell'ingegno umano.
Un'Opera che le generazioni a venire guarderanno con stupore ed ammirazione, e che racconterà la grandezza della nostra epoca ai posteri.
So bene che qualcuno ha obiettato che i lavori non sono ancora terminati... calunnie!
La verità è che non sono neppure iniziati.
Ma non dobbiamo lasciarci fuorviare da questi dettagli secondari e poco significativi, abbiamo qui un sogno, ed è quello che andiamo ad inaugurare.
E un giorno questo sogno diventerà realtà.
So bene che qualcuno ha obiettato che le realizzazioni del nostro Comune sono lunghissime, interminabili, che ne vede la fine solo la generazione successiva.
Ma io vi dico una cosa, ed è una cosa importante: qualunque cosa possa essere realizzata bene, in un tempo breve, può essere realizzata altrettanto bene in un tempo più lungo! (*)
E con questo vi ringraziamo per la vostra pazienza e presenza, e ci accingiamo ad illustrarvi questa meravigliosa Opera.
Visiteremo alcuni dei posti più suggestivi ed affascinanti di Roma: il vialone dei "trans" vicino alla Cervelletta, le discariche abusive nella valle dell'Aniene, gli "orti di guerra" sotto l'autostrada Roma-L'Aquila, il campo nomadi a Ponte Mammolo... meraviglie che tutto il mondo ci invidia!
Beh?!? Non mi fate un applauso???"
(*) Cit. Dan Akroyd da "Lo strizzacervelli"
Guarda l'evento di apertura su Facebook
Cosa puoi vedere nel percorso? Tantissimo, dalla cloaca maxima, ponte rotto e numerosissime zone di Roma normalmente non visitate.
I ciclisti a Roma sono organizzati e spesso organizzano eventi per cogliere l'occasione per dare due spinte ai pedali. Qui ce ne sono alcune:
http://velolove.it/
Comunque basta cercare in rete per trovarne altre.
Marco Pierfranceschi, transitato il nome del progetto da Grande Sentiero Anulare al nuovo Grande Raccordo Anulare dell Biciclette, continua a scrivere ed a portare avanti il tema della viabilità alternativa.
Puoi seguirlo in queste pagine su BikeItalia, dalle quali ho estratto le seguenti "Domande e risposte sul GRAB":
"[...]
D: Cos'è esattamente il GRAB? Una pista ciclabile, un sentiero, un tracciato stradale?
R: Il GRAB è un percorso fatto di tutte queste cose insieme: parchi urbani e piste ciclabili raccordati da tratti di viabilità secondaria. Un progetto di recupero e messa in rete di quanto già esistente sul territorio per consentirne una miglior fruibilità e proporre un itinerario di grande respiro turistico e culturale.
D: Il GRAB quindi esiste già, o è ancora da realizzare?
R: Il GRAB esiste già ed è già percorribile, ma non tutte le sue parti sono ugualmente fruibili in assoluta sicurezza. Laddove la pianificazione della rete ciclabile cittadina ha provveduto alla riconnessione delle aree verdi (principalmente sulle tratte a nord e ad ovest) la continuità è garantita. Lo stesso lavoro andrà operato per una ricucitura ottimale del tratto ad est, che al momento presenta delle discontinuità. Non tali da impedirne la percorrenza ma che rendono necessari ulteriori interventi.
D: Dove passa il GRAB?
R: Il Grab parte dal Colosseo, simbolo e cuore della città, si muove in direzione del Circo Massimo (nodo di scambio metro B) e delle Terme di Caracalla, varca le mura Aureliane e percorre il primo tratto di Appia Antica fino alla chiesa del Domine Quo Vadis. Entra quindi nella valle del fiume Almone ed attraversa il parco della Caffarella, ricco di ninfei, templi, tombe a colombario e cisterne di epoca romana, quindi si ricongiunge al Parco delle tombe della Via Latina ed all'area dominata dagli acquedotti di epoca romana (Campo Barbarico e Tor Fiscale) sfiorando il parco dei Sette Acquedotti. Il percorso attraversa poi il quartiere storico del Quadraro (nodo di scambio metro A – Porta Furba), interessato da una recente rinascita culturale a seguito del fenomeno della street-art, passa accanto all'acquedotto Alessandrino ed approda al mausoleo di Sant'Elena ed alle catacombe di Marcellino e Pietro. Di parco in parco si passa quindi da Villa De Sanctis a Villa Gordiani (mausoleo, stadio romano, resti di un ninfeo e diverse cisterne, oltreché futuro nodo di scambio metro C – Teano) al parco lineare sopra la TAV di via Herbert Spencer, al parco Baden Powell realizzato accanto all'A24 ed all'area verde dietro i caseggiati di Colli Aniene. Giunti a Ponte Mammolo (nodo di scambio metro B) una serie di marciapiedi ci guida fino all'ingresso della Riserva dell'Aniene, dove uno spettacolare percorso nel verde raggiunge prima il medioevale Ponte Nomentano (nodo di scambio ferrovia FL1 – Nomentana), quindi prosegue sulla ciclabile Aniene, attraversa Villa ADA e per mezzo della ciclabile di via Panama si collega a villa Borghese (nodo di scambio metro A – Flaminio). Nell'ultimo tratto il percorso scende sulla banchina del Tevere per mezzo della ciclabile di via delle Belle Arti e discende il fiume fino all'isola Tiberina, quindi attraversa il ghetto (Portico d'Ottavia e Teatro Marcello) e sale al Campidoglio per un ultimo affaccio panoramico sulla città e sull'area dei Fori Imperiali.
D: Chi può percorrere il GRAB?
R: Chiunque. Gli oltre 40km di estensione possono spaventare i meno allenati, ma nulla vieta di distribuirli sull'arco di un'intera giornata intervallandoli con momenti di relax e visite archeologiche. In casi limite l'intersezione con le direttrici del trasporto su ferro (metro A, B e ferrovie metropolitane, che consentono in determinate fasce orarie il trasporto delle bici) permette, se necessario, di suddividere il tracciato in più segmenti, da percorrere in momenti diversi. [...]"
Leggi il resto delle domande e risposte du BikeItalia.
Il tratto più vicino a noi FonteNovesi è la tratta Ponte Mammolo e la Riserva dell'Aniene e Ponte Nomentano, ambedue con tracciato sterrato, potrebbe essere un buon punto di inizio del "Giro del GRAB".
Tutta la mappa è visibile all'indirizzo: http://velolove.it/grab/
Comunque la troverai sempre in un link diretto nel menu SALUTE di FonteNovesi.
Interessato? Incuriosito?
Ok, allora consulta questa guida per capire come puoi fare per seguire la traccia del percorso del GRAB.
Il percorso è in OpenStreetMap, eccolo qui
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